let it snow

fa freddo, piove, forse nevica.

un natale così non l’avrei nemmeno sognato.

fra un’ora cominceranno ad arrivare i nonni per questo Natale a sette, e con i nonni trentini recupereremo dopo il 27. Neve è felice, come se già sapesse cosa l’aspetta stasera, o forse sente la nostra felicità. o forse noi sentiamo la sua.

ad ogni modo, siamo tutti felici. anche le gatte.

un cumulo di regali sotto l’albero, e chissà quanti altri ne arriveranno. la casa profuma di pulito e di brodo per i canederli, e nel pomeriggio una miscela di genmaicha e gelsomino ci ha ristorati dalle fatiche dei preparativi mentre Neve per la prima volta esplorava il pavimento della cucina, rigorosamente fuori dal tappeto. il suo più grande regalo per Natale è stato la libertà.

(solo perché non ha ancora scartato gli altri).

una casa piena d’amore. è il regalo che ho sempre desiderato.

ora non so più cosa chiedere.

Buon Natale.

quando torni sul vecchio blog?

me l'ha domandato Simo tempo fa.
io ci posso pure tornare, nel vecchio blog. non ho niente contro di lui, anzi, continuo a volergli bene. ma è difficile tornare qua senza parlare di Lei. e di Lei, solitamente, parlo di .
rischio di avere dei blog doppioni.
non mi va però di lasciare a metà questo blog come ho sempre fatto con tutti i miei quaderni, quindi lascio un'impronta.

in questo periodo (scrivevo ieri a un mio amico) sono un mammifero rintanato nel suo posto sicuro per prendersi cura del cucciolo. ho più cose in comune con le mie gatte che con molte persone.
tornerò normale, prima o poi.
per ora la mia testa gira su un pensiero fisso e le mie mani corrono verso braccia molto piccole.
circondate da braccia più grandi (che a volte devo spostare da sotto il cuscino perché sennò russano. e le braccia in questione sanno a cosa mi riferisco).

sto bene.
tutto è prezioso nella mia vita, adesso. il sonno. il cibo. i sorrisi. il tempo. i baci. il silenzio. il rumore. la penombra. la luce.

la neve.

insieme

Insieme guardiamo lo stesso orizzonte 
insieme magari ma stando di fronte 
così ci impalliamo e si rompe l'incanto 
sarebbe importante amarsi di fianco. 
Avere il coraggio di lasciarsi la mano 
che tanto con l'altra ci rassicuriamo 
così se da un lato abbracciamo la vita 
dall'altro stringiamo le dita.
 

sono trascorsi tre anni. 
anniversario di pelle.
la mia, la tua, delle nostre mani.
in salute e in malattia, visto che da ventiquattr'ore sono un cencino dopato di tachipirina.
un cencino felice, però.

(quasi) 19 maggio

comincia domani la nostra fuga a Montmarte.

ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto tornare a parigi e fregarmene di musei e champs élysées, e rifugiarmi sulla collina del sacre-coeur.

da quando ho conosciuto Lui, ho imparato che tutti i miei sogni, prima o poi, si realizzano.
questo, a (quasi) un anno dal nostro matrimonio. il migliore di tutta la mia vita.

e ora, se l’euforia paradossa e irrefrenabile di questi giorni si placa, ci concederemo una manciata di ore di sonno prima del volo.

lo dico?
sono felice.

ottimi ospiti

fagottini di pasta sfoglia ripieni di pecorino e pere
risotto ai gamberetti e pere al cognac
tortini di capesante al forno con pecorino tartufato
schiacciata alla fiorentina
acquavite alle pere servita in bicchierini di cioccolato fondente.

serata deliziosa. cena deliziosa. compagnia deliziosa.
le gatte si sono comportate benissimo per tutto il tempo (i troiai li fanno quando non abbiamo ospiti, almeno).

manca solo un sonno perfetto a chiudere questa giornata perfetta.
siamo ottimi ospiti, abbiamo avuto ottimi ospiti.

soprattutto
abbiamo ottimi amici

(tra l’altro. habemus ariam conditionatam!)